Volano_Nuovi processi per l’abitare

Volano_Nuovi processi per l’abitare

Concorso di idee finalizzato alla progettazione a due fasi per la realizzazione in una lottizzazione privata a Volano (TN) di edifici residenziali ecosostenibili.

Il senso di questa proposta concorsuale è quella di valorizzare la cultura del progetto attraverso la trasparenza della competizione libera ed aperta per le giovani generazioni di professionisti. La speranza di un’operazione come questa è che i privati e la comunità capiscano e valorizzino il ruolo del progetto. Ossia che intendano il progetto come il vero luogo di confronto della cultura materiale e immateriali generatrice di plusvalenza in grado di alimentare la cultura degli spazi per la qualità dell’abitare. Condividere, accompagnare e promuovere le azioni private è una delle vie possibili per il futuro della qualità del territorio in generale. Tale qualità si riflette nella plusvalenza nella vendita del prodotto “casa” (come prodotto sempre più soggetto alle difficoltà di una domanda rarefatta e che chiede qualità). L’attività di questo concorso contribuisce a costruire una griglia valutativa per i progetti. Spesso i committenti hanno bisogno di un intermediario per riuscire a comprendere la moltitudine di possibilità realizzative nei confronti di uno spazio. È dunque necessario sempre di più trovare forme di accompagnamento di tali soggetti in un processo dialettico che si rende vivido attraverso gli elaborati di progetto che mostrano una moltitudine di valori che si riflettono sul mercato immobiliare.

Primo Premio

Motto: 220811

Capogruppo:

  • arch. Silvia Filippi

con:

  • arch. Francesco Bavarelli
  • arch. Giuseppe Cavaleri

Il progetto fa suoi i temi dell’“abitazione a torre”, che permettesse non solo di vivere circondati dal verde, ma sollecitati a viverlo e goderlo nell’agire quotidiano, e li evolve partendo dalle rinnovate richieste della committenza, elaborando un modello a sviluppo orizzontale, una “sorta di torre adagiata sul terreno”. Il mix di relazioni e privacy da rispettare, hanno guidato lo sviluppo di un impianto planimetrico semplice, ma efficace e diretto, nello sviluppo dei percorsi e delle distribuzioni degli spazi verdi privati, limitando all’indispensabile la permeabilità carrabile dell’area.
Un altro cardine del progetto è la possibilità di dare ad ogni alloggio un verde di pertinenza, ove possibile gestito a corte, un rapporto con il verde a qualunque livello esso sia ubicato anche nell’ipotesi di alloggi raggruppati in composizione condominiale.

Il progetto attuale è composto da tre aree principali su cui insistono tre tipologie di edifici, unifamiliari, plurifamiliari a torre e di servizio tra loro unite dalla viabilità di lottizzazione. Attraverso l’uso di un guscio architettonico, il vero fil rouge che lega tutti gli edifici della lottizzazione, si sono potute sviluppare tutte le tipologie di progetto, non ultima la torre, composta da due elementi chiaramente distinti per esaltarne il carattere verticale. Questo guscio sarà isolato ed intonacato in bianco sull’esterno, con copertura in lamiera bianca, mentre il lato interno lascerà in vista il materiale di cui è fatto: il legno.


Secondo Premio

Motto: SEM017

Capogruppo:

  • arch. Marialuisa Dus

con:

  • arch. Enrico Busato
  • arch. Sara Pezzutti

Il valore e il senso di questa proposta per un insediamento abitativo a Volano deriva dalla volontà di interpretare le idee e le esigenze emerse dal dialogo con la committenza, introducendole all’interno del progetto che diviene così il luogo di un nuovo sposalizio: da un lato richieste precise, dettate da esigenze personali e stili di vita, in merito a tipi e funzioni degli edifici, dall’altro lato soluzioni formali e costruttive che, rispettose dei caratteri del luogo e della spazialità contemporanea, intendono soddisfare tali necessità.

Figura cardine del progetto è lo spazio libero centrale, il parco ricreativo della comunità. Le fabbriche del nuovo villaggio volanese disponendosi liberamente nell’area definiscono con le loro forme trapezoidali il carattere e la funzione degli spazi aperti.

l “cuore” del villaggio assume valore centrale nella conciliazione tra gli spazi privati dell’abitare e quelli pubblici della viabilità e del movimento. Intorno a questo si dispongono tre grandi figure coincidenti con gli spazi verdi privati; ognuna di queste si distingue per forma e per identità tipologica del costruito:
– a nord-ovest, su un lotto trapezoidale la casa sperimentale, abitazione singola su più piani, edificio prototipo concepito per trasmigrare in altri paesaggi;
– a sud-ovest, su un lotto rettangolare le tre case a schiera per la proprietà, diverse per forma ma uguali per concezione e linguaggio architettonico;
– a est, su un lotto dalla forma frastagliata le case in linea dove albergano alloggi di tipo diverso;
‐ a sud-est, su un lotto di forma pressoché rettangolare l’edificio polifunzionale, affiancato da un pezzo di terreno che, in rispetto alle richieste avanzate, il progetto ipotizza non costruito, ed eventualmente coltivato a orto collettivo, spazio ricreativo a uso degli abitanti.

Gli edifici del complesso sono forme architettoniche prismatiche le cui superfici esterne intonacate si confrontano in maniera sobria con i colori del paesaggio vallivo di Vallagarina svelando la propria anima internamente, negli spazi più intimi dell’abitare dove domina il calore del legno.


Terzo Premio

Motto: 1604IC

Capogruppo:

  • arch. Raffaele Cetto

con:

  • arch. Mattia Giuliani

La planimetria di progetto  accoglie le richieste della committenza:
• tre case unifamiliari con accesso carrabile a raso a sud ovest fronte parco;
• un’area libera pari a 400 metri quadrati a sud est in corrispondenza dell’attuale abitazione dei committenti;
• un’abitazione unifamiliare con piano rialzato da realizzarsi nell’immediato come esempio per la futura lottizzazione.

Alcune caratteristiche reputate fondamentali nel progetto sono la divisione tra accessi pedonali e carrabili, la mitigazione visiva del parcheggio pubblico, i parcheggi di pertinenza ad una quota inferiore rispetto al profilo naturale del terreno. Inoltre, nonostante l’introduzione di diverse tipologie edilizie, si è tentato di perseguire l’uniformità compositiva che accomunava gli edifici della lottizzazione, mantenendo però la differenziazione in altezza tra gli edifici sud e quelli a nord, e la possibilità di realizzare la lottizzazione per fasi.

Nonostante l’introduzione di nuove tipologie edilizie, si è tentato di mantenere una certa uniformità nella definizione architettonica degli edifici e si sono amplificati i riferimenti agli iconemi che caratterizzano l’intorno di Volano: i muretti a secco, le case coloniche, i capanni degli attrezzi. Anche per questo si è deciso di evitare forme architettoniche eccentriche, rispettando la sincerità e la chiarezza tettonica degli elementi costruttivi. Legno, ferro, pietra e cemento non sono rivestimenti ma sono parte integranti dell’anima degli edifici. Spesso il riferimento a vecchie architetture viene confuso -soprattutto politicamente- con la mera riproposizione di alcune forme che di tipologico non conservano nulla.

Si è deciso di sviluppare il progetto in tre fasce distinte: la zona servente centrale, sotto il soppalco, e le zone servite ai lati di essa. In questo modo tutta la zona giorno verso il parco Des Tor può essere libera ed ampliata fino al porticato attraverso le ampie vetrate. Sotto il soppalco invece trovano spazio i bagni, il ripostiglio, la dispensa, la lavanderia, la centrale termica, il guardaroba. Dall’altra parte le camere, con delle ampie vedute ad est sul giardino posteriore. Delle porte scorrevoli dividono la zona pubblica della casa da quella privata; se aperte la casa può essere attraversata da parte a parte con lo sguardo: il paesaggio entra a far parte dell’edificio.


Quarto classificato

Motto: 11LU12

Capogruppo:

  • arch. Nicola Scaramuzzi

Il progetto si colloca all’interno di un contesto urbano piuttosto saturo, dove il lotto in questione rappresenta una delle poche aree prive di edificazioni ed ancora coltivate. Ad ovest dell’area di progetto si trova il Parco Des Tor, luogo di riferimento per la comunità di Volano. Sono proprio queste
caratteristiche uniche nel contesto gli input generatori del progetto del nuovo complesso residenziale. X-LAND vuole essere un esempio di come sostenibilità, qualità architettonica e creatività di giovani progettisti devono essere il vero motore per far ripartire l’economia legata all’edilizia.

Le linee che generano il disegno urbanistico si ispirano al vigneto esistente, creando quindi una forte direzionalità est-ovest, la quale va a determinare un fortissimo legame con il Parco Des Tor e la sua torre. Questa scelta consente di sfruttare la modularità dei lotti, sicuramente un aspetto molto vantaggioso considerando che l’intera lottizzazione non verrà costruita tutta in un primo momento, ma in più fasi a seconda del mercato che si verrà a creare. Quindi, i lotti non edificati fin da subito potranno rimanere
coltivati a vigna, per un graduale passaggio da area dedita all’agricoltura ad area urbana. Un sistema modulare a griglia come quello progettato consente inoltre di non far percepire il progetto nelle varie fasi di realizzazione come incompleto.
Otto edifici (numerati nei vari elaborati da E1 a E8) verranno concepiti all’interno di una maglia regolare. Quest’ultima è fondamentale per l’intero progetto in quanto su di essa si basa tutta la progettazione delle aree private e comuni ai futuri abitanti. L’obiettivo è quello di disegnare degli spazi capaci di favorire anche una convivenza sociale fra gli abitanti del quartiere. In questo ambito svolgono un ruolo fondamentale le due vie principali che si incrociano fra loro, a ricordare come la città si crei sempre da due direttrici fondamentali come il cardo (nord-sud) e il decumano (est-ovest). Il cardo, inoltre, è la via sulla quale sono presenti tutti gli ingressi ai vari edifici, mentre il decumano è un chiaro segno che collega in nuovo quartiere al vicino Parco Des Tord.
A valorizzare il progetto ci sono anche i nuovi parcheggi pubblici a servizio del Parco Des Tor, integrati nel verde e che daranno la possibilità a tutti i cittadini di sfruttare al meglio questo polmone verdeall’interno del centro abitato.


Scarica il bando del concorso

Scarica la documentazione tecnica

Scarica il verbale della giuria a conclusione della prima fase del concorso

Scarica il verbale della giuria a conclusione della seconda fase del concorso

Scarica, con un po’ di pazienza, che il file è pesante, il catalogo dei progetti

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